"Ciusciamu!" - TAMUNA - live al Bandini Concept/Bar - 16 Maggio 2015
Semplificare, parlando di commistioni linguistiche, o di approcci semiotici pre-confezionati, o di colte e significanti citazioni musicali, sarebbe riduttivo dell’evento musicale vissuto e non solo ascoltato, visto e guardato con attenzione, al BANDINI Concept/Bar di Trapani, ieri sera, Sabato 16 Maggio, in una serata sorprendente che ha condotto sotto una fine pioggia sottile, un mondo estaticamente e concordemente accettativo, a cogliere il "sottile" dei TAMUNA.
"Tedofori" di una scelta di pacifica realtà condivisa, i quattro+uno musicisti siciliani di Londra, hanno infuso un’energia spettacolare in ogni loro brano in cui la musica, proveniente direttamente dalle loro calde vene wood-rock, ha coinvolto, e forse anche distolto dai cicchetti-drink, ogni presenza estatica rapita non più dall’alcol, ma dalle note spiritose e armoniche del gruppo. Raccuglia, Parrinello, Di Vita e Romano hanno trascinato, nella loro musi-rete a strascico, ogni pensiero deviato dalla normale quotidianità e da ogni normale aspettativa. Il battito dei cuori è stato in sintonica dualità con il percussore, con la voce, con le svisate di chitarra e della tromba di Anguzza "guest-star". Per scendere nella dialettica dialogica dei loro brani, ci si inoltra in un trasversale pluri-linguismo che è "mercabul" del sentire emozionale d’ognuno e di ogni età, con pensieri memorizzati e ri-espressi, e provenienti dal personale sogno sciamanico in "Lasciala Libera": "Dopo che ho visto tutto ciò, non credo che ritornerò nella vostra realtà". La lingua siciliana prende quota in "Penso" attraverso l’aspirazione ad una realtà sognata e condivisibile con ogni Essere umano desideroso di esprimere, con l’azione, il proprio pensiero frutto della consapevolezza di esistere e di volere, ad ogni costo, la propria felicità: "…Non perderò mai la vita per ritornare a casa mia."; e "Gerlando" che rinnega il proprio imposto destino ereditato da un nome codificante, ma che solo il grande amore può, d’incanto, significare: "Nella sua bocca…fu il nome più bello del mondo."; "Oro e Rame"; "Seguimi"; "Emanuele": tutti brani che riconducono alla volontà di esistere al di là delle convenzioni limitanti; al di là di ogni percorso di massificazione culturale; al di là di ogni restrizione e costrizione territoriale e sociale; e che vuole essere lontananza da ogni condizionamento controllante della libertà umana. La pace che "TAMUNA" portano con sé è il frutto del loro Sé, dell’amore che mettono nei loro pensieri creatori attraverso il mezzo espressivo che per loro è l’arte musicale. "TAMUNA" sono una "tammuniata" emozionale che attraversa le anime di Ivan Graziani, Bob Marley, Beatles, Bob Dylan; delle musiche tradizionali greche, magiare, nord-africane, mediante sinapsi di un collegamento "elettrico" al pensiero di ogni uomo/donna, nel cuore dell’oggi, che vuole, che cerca, che sogna ancora la propria identità di Essere umano rispettato nel proprio sentire e rispettoso degli altri sentire. "TAMUNA" sono la pace urlata con quanto fiato abbiamo tutti in gola; sono l’essenza primitiva di ogni volontà d’esistere. "TAMUNA" sono la ricerca della felicità che è unico nostro obiettivo in una vita di libertà di pensiero, di azioni, di realizzazioni. "TAMUNA" sono la relazione vivente che la musica è fatta di connessioni dove tutti siamo "Uno" per voler essere tanti: individui, mai separati, senza tempo, e tutti unici nella nostra integrità.
"TAMUNA" saranno al Teatro Biondo di Palermo il 19 Maggio, ospiti della rassegna “Biondo Musicale" ideata dal Direttore Artistico Roberto Alajmo.
